lunedì 6 settembre 2010

Un caso classico

Se da un giorno all'altro perdi il lavoro, cosa fai? Vai dalle agenzie interinali, leggi annunci sui giornali, vai sui siti internet specializzati, incominci a sondare amici e conoscenti.

Di possibilità ce ne sono molteplici e di lavori veramente dei più svariati, ma se hai più di 40 anni e non hai una specializzazione o se ce l'hai non ha mercato, cosa fai?


Intanto ti prepari un buon curriculum e speranzoso incominci a mandarlo in giro per le realtà che cercano nella tua zona per poi allargare sempre di più il raggio d'azione.

Il web ti da una grossa mano in quanto ti permette di raggiungere le realtà che cercano in brevissimo tempo anche se facendo così non c'è il contatto personale che a volte è molto importante (al limite può esserci in un secondo momento).

La voglia di cercare ancora prende il sopravvento, magari trovo qualcosa di meglio del precedente lavoro, inconsciamente c'è sempre questa ambizione a trovare di meglio magari pagato anche di più.
I giorni però passano e non succede niente. Personalmente posso dire che rimanere a casa ad aspettare che qualcuno chiami non è il massimo anche se il più delle volte che una persona perde il posto di lavoro ha degli ammortizzatori sociali che contribuiscono in parte al sostentamento (non succede sempre, dipende dal tipo di lavoro, dall'azienda, e ultimamente , purtoppo, anche dal tipo di protesta che i lavoratori riescono ad organizzare).

Il sostentamento aiuta fino ad un certo punto e non è per sempre, perciò bisogna fare in fretta perche l'età avanza e più si aspetta con più difficoltà si trova.

Posso dire che 2 anni fa che sono uscito dall'azienda che poi ha chiuso, avro inviato almeno un centinaio di curriculum non solo nella mia zona, ma in tutta Italia. Avrò sostenuto forse una decina scarsa di colloqui conoscitivi e un paio più approfonditi, con il risultato che tutt'ora sono alla ricerca del famoso "posto fisso" con tutte le incognite del periodo.

Lascio a voi dedurre quali siano state le motivazioni reali per queste mancate assunzione, fatto stà che personalmente mi veniva motivato facendomi pesare l'età troppo alta per una ricollocazione, preferendo giovani di 30/35 anni (ah,....scusate io ora ne ho 45), con una specializzazione difficile da inserire in contesti moderni (sono perito meccanico e dopo 20 anni in azienda avevo raggiunto il ruolo di resp. della manutenzione).

Sono arrivato alla conclusione che per ruoli simili preferiscono Ing. giovani di belle speranze, magari con master o specializzazioni varie, preparati a livello teorico con prospettive di instradarli con direttive aziendali già collaudate. Risulterebbe molto più complicato, lo penso io, farlo con uno che per 20 anni ha gia passato tutta la trafila e si trova ad avere un suo bagalio mentale già ben definito e poco malleabile (una volta ad un colloquio mi è stata fatta proprio questa obiezione.

Chi vuole commentare commenti, io continuo a pensare che è meglio 20 anni di operatività che 7/8 di studi. Sbaglierò ma conosco alcune figure professionali capaci che ricoprono ruoli simili e non sono neanche diplomati. Sarà fortuna?

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